lunedì 31 maggio 2010

Attraversiamo il federalismo


In Italia si sta percependo una ventata di cambiamento ed è una sola parola l’artefice di
tutto ciò: Federalismo.

Parola che ci porta a pensieri antichi e esperienze esistenti in altre nazioni, per esempio la
Svizzera e il Ticino, dove in passato su questo problema si è caratterizzato uno dei dibattiti
più importanti anche della nostra recente storia risorgimentale: tra Carlo Cattaneo e
Giuseppe Mazzini.

Pensiero che a partire dagli anni 60’ e a fasi alterne ha però continuato a condizionare il
percorso dell’Amministrazione Statale italiana, soprattutto nella costituzione delle Regioni
e progressivamente nelle continue deleghe a loro assegnate.

Questa rivoluzionaria parola, dunque, dovrebbe essere ben presente nell’immaginario
politico dei cittadini, invece si ha la netta percezione che pochi ne abbiano la proprietà
etimologica, oltretutto, questi pochi non sempre corrispondono a quelli che con questa
parola hanno fatto la loro fortuna politica.

Nessuno sembra interessato a trattare organicamente il federalismo se non in termini che
paiono ideologici; pochi sembrano rendersi conto che siamo circondati da Stati che è da
parecchi anni che applicano questa struttura governativa e nonostante questo stanno
vivendo i nostri stessi problemi economici, politici, di controllo consensuale e di
partecipazione politica.

Questo non vuol dire che l’applicazione del federalismo sia fallimentare, ma nemmeno che
sia la panacea di tutti i mali. La cosa importante è riflettere e valutare responsabilmente se
questa è la soluzione più idonea per riuscire ad auto-determinare le società, in sintonia
con le rimaste identità territoriali e per governare l’economia che, invece, interessa ed
attraversa geografie mondiali.

Strutturazione che deve non solo essere rispettosa dell’identità, ma anche virtuosa,
rispetto ad una volontà solidale che guarda con responsabilità ad un ben più ampio
territorio, e che necessariamente dovrà guardare ben oltre alle vicine “economie
distrettuali” regionali, dovendo paradossalmente confrontarsi con la messa in discussione
dei limiti e del ruolo dello Stato-nazione.


Evidentemente il problema dei limiti lo si ritrova anche nelle attuali geografie comunali che
non riescono più a governare le de-localizzate esigenze dei cittadini, gestire i complessi
problemi territoriali e soprattutto recuperare le finanze necessarie per garantire i servizi
primari. La gran parte dei comuni dovranno convivere con la perenne condizione della
compensazione (non avendo un auto-sufficiente gettito fiscale) perdendone l’autonomia
politica e d’azione che invece verrebbe garantita, strutturata e valorizzata, all’interno
dell’aggregazione come un importante patrimonio da difendere.

Questo compito di riflessione è sicuramente il ruolo principale della politica e dei suoi
adepti.

Il federalismo può risultare uno strumento efficace solo se la politica italiana è matura ed
organizzata ad applicarlo, viceversa rischierebbe di creare scompensi territoriali
irreversibili.

Il territorio, dunque, diventa paradossalmente, in un momento di globalizzazione,
l’espressione primaria della conoscenza e della creatività e pertanto non può più
permettersi di lasciarsi governare da “enti” che non sono in grado di dialogare con i suoi
abitanti, cittadini che richiedono e sperimentano sempre più condizioni di autoorganizzazione
legate al territorio, che sembrano voler (ri)interpretare le vissute forme
cooperativistiche, di mutualismo, di leghe e di camere del lavoro.

Vogliamo discutere sul tema!!!

Sinistra Ecologia Libertà circolo di Luino ha per questi motivi deciso di organizzare una
serata al Palazzo Verbania di Luino venerdì 4 giugno alle ore 21.00 intitolata

“ATTRAVERSIAMO IL FEDERALISMO”

Relatori:


Oncologo Franco Cavalli Partito Socialista ticinese:
“società e federalismo: l’esempio della Svizzera”;

Maurizio Laini Segreteria Regionale CGIL Lombardia:
“economia e federalismo: progetti locali nella globalizzazione”;

Fabrizio Taricco Presidente dipartimento finanza locale ANCI Lombardia
“partito federale: rappresentanza e autonomia locale”;

la serata verrà condotta da Rocco Cordì.

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