domenica 27 febbraio 2011

SCHEDA 2 - CASERMA & PIAZZA REPUBBLICA

Il Consiglio Comunale ha votato per promuovere un importante intervento di riqualificazione urbanistica che rispondesse alle esigenze viabilistiche, tenesse conto delle necessità e delle istanze connesse alla presenza del vicino ateneo, rilanciasse il ruolo di Piazza Repubblica e ne garantisse una sicura fruizione pubblica e potenziasse il patrimonio culturale cittadino. In questa cornice ha votato l’intenzione di prevedere la localizzazione di strutture culturali e la localizzazione del Teatro cittadino, se possibile all’interno del compendio immobiliare, ma comunque nell’area che comprende il compendio in oggetto, la Piazza Repubblica e l’area che ospita l’attuale teatro Apollonio. La proposta in campo che prevede di realizzare un nuovo teatro sull’area della ex caserma, presuppone di coprire i costi con un nuovo insediamento edilizio di 37mila mq di superficie e questo risulta inaccettabile in quanto incompatibile col contesto!! Non possiamo subire l’ennesimo scambio fra progetto culturale e concreta colata di cemento, per questo, riteniamo che occorra una nuova progettazione dell’area che lasci il teatro (per come é) nella attuale collocazione, escludendo l’area della caserma da questa ipotesi.

Proponiamo di recuperare ed utilizzare l’area della caserma per insediarvi:

1- galleria d’arte contemporanea per esposizioni artisti locali

2- emeroteca e seconda sede Biblioteca dei Bambini

3- museo storico cittadino

4- sede stabile Varese Corsi con aule e laboratori

5- punto di ingresso della città con: sede IAT (Informazioni Accoglienza Turistica), nucleo Polizia Locale, totem anagrafe, rivendita biglietti TPL, URP ed attività private (bar, tavola calda etc)

6- aule studio per università

e di recuperare ed utilizzare l’area della piazza per realizzare:

7- area “open space” per attività musicali e teatrali

8- area a verde per giochi per bambini

9- area relax con panchine e campi gioco (pattini rotelle, in inverno pattini ghiaccio, bocce)

10- ipotesi apertura superiore di parte del posteggio con copertura trasparente per ralizzare piazza coperta interrata con area teatrale/musicale per piccole rappresentazioni amatoriali

11- ed anche biblioteca universitaria / sala studio (la realizzazione di un sistema misto di illuminazione (artificiale + naturale) e uno studio accurato sulle modalità realizzative consentirebbe di rendere più fruibile, in quanto frequentato/sicuro, il posteggio, con ritorno economico per il gestore)

La valutazione economica di questa progettualità va effettuata anche tenendo conto di contributi privati (come una fondazione di gestione (vedi scheda seguente) aperta a esercizi economici che ne avrebbero valorizzazione, intervento università, vendita porzione immobiliari per attività commerciali) e risorse pubbliche (finalizzazione a questo progetto dei PII ammessi, a partire dal Malerba, e delle risorse oggi assorbite dall’utilizzo di altre sedi).

Sul teatro, più che continuare a parlare di strutture in quanto non necessariamente serve un nuovo intervento edilizio, occorre chiarire la scelta di politica culturale. Si deve scegliere che il teatro sia un “servizio pubblico” e quindi si deve ragionare di investimento e non di spesa, rendendo disponibile un finanziamento dalle casse comunali, per liberare l’attività da parte dei vincoli di mercato e garantire una indipendenza economica finalizzata all’accesso a fasce sociali deboli e/o da sostenere (formazione e “costruzione” del pubblico interesse) e al sostegno alla produzione e promozione artistica.

Su questa scelta si può aprire il confronto col privato (gestore e sponsor) e si identifica un progetto, a partire dal quale si valutano gli eventuali interventi strutturali e le condizioni/possibilità di realizzo. Va perciò aperto un confronto col gestore del Teatro Apollonio, prima della scadenza della concessione dell’area, per valutare la possibilità di una proroga della concessione che consenta alla società di procedere ad eventuali manutenzioni e/o migliorie, coi tempi necessari al rientro dell’investimento, e alla parte pubblica di rischedulare il progetto di una struttura nuova sulla base dell’evoluzione economica dei prossimi anni.

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