La Varese di oggi ci è “data in prestito” dai cittadini di domani e la dovremo restituire migliorata. E’una responsabilità sociale, di cui ci facciamo carico, avere cura delle persone che la vivono, dei quartieri che la costituiscono, della cultura e della scuola che la rendono libera e plurale, della rete di servizi che ne qualificano il benessere, dell’ambiente, del sistema produttivo e commerciale che ne determina lo sviluppo economico.
Ogni idea ed azione di programma va integrata con il valore delle pari opportunità garantite a tutti (donne e uomini, giovani e anziani, persone sole o in difficoltà), va gestita con trasparenza, partecipazione e chiarezza nel programmare, valutare e rendicontare su chi ricadono i benefici e gli effetti delle azioni amministrative, al fine di migliorare la qualità della vita. La definizione delle priorità delle azioni di governo si fonda sulle reali esigenze dei cittadini, dell’ambiente, dei rioni e richiede uno stile partecipato e di condivisione con i cittadini.
Pensare allo sviluppo della città, averne a cuore il futuro significa anzitutto essere attenti alle giovani generazioni, partendo dalla scuola e coinvolgendo le agenzie formative presenti nel mondo dell’associazionismo, della cultura, dello sport ed anche dell’ambito religioso. L’obiettivo è quello di promuovere l’aggregazione e patti condivisi capaci di incidere positivamente nella vita della comunità, di innescare un dialogo tra le generazioni, di far crescere tra tutti, in particolare nei ragazzi, condivisione della cosa pubblica e partecipazione responsabile.
Vogliamo una città come luogo amico e non ostile da tutti i punti di vista. Vogliamo creare le condizioni perchè si senta il bisogno di uscire, di partecipare e vivere insieme: in piazza, in teatro, in ogni luogo aperto o chiuso.
Nella Varese che si indigna, ma lo fa spesso nel privato, nella Varese che spera nel cambiamento, ma spesso non é fiduciosa nelle sue possibilità, dobbiamo porre le basi perchè non sia la città di singoli, ma la città comune. Varese diverrà così una città inclusiva ed aperta al dibattito culturale e politico.
Di questo impegno se ne gioverà il singolo e l'intera comunità varesina.
In una città in cui i mutamenti economici dell’ultimo ventennio hanno trasformato gli assetti e gli equilibri del passato, vogliamo essere partecipi delle situazioni di difficoltà ed anche partecipi delle sfide nuove, alcune appassionanti, che chiamano tutti noi, cittadini, associazioni, politica, istituzioni, a compiere scelte coraggiose e innovative.
I luoghi e i simboli che hanno fatto di Varese un centro vitale e propulsivo della produzione sono scomparsi lasciando il primato alla pubblica amministrazione e al terziario. Varese vanta ancora un benessere materiale elevato, ma rischia, nello stesso tempo, un malessere sociale che può minarne in profondità la coesione.
Per la prima volta avvertiamo il rischio concreto che le nuove generazioni stiano peggio delle precedenti, per la precarietà e l’incertezza che incombono sul presente e sul futuro, suscitando tra i cittadini di ogni strato sociale timori e preoccupazioni che meritano risposte serie e responsabili, soprattutto da parte della politica e delle istituzioni.
C’è invece chi, come la Lega, su questi timori ha costruito le sue fortune elettorali, insieme alla destra. Nascondendo le cause reali del malessere sociale e della crisi, la Lega ed il centrodestra hanno cavalcato spregiudicatamente timori e paure indicando “nemici” immaginari e scorciatoie illusorie.
Oggi possiamo valutare meglio, anche a livello comunale, i danni prodotti dal leghismo e dal berlusconismo. L’idea dell’autosufficienza (padroni a casa nostra) e la continua riduzione del nostro sistema di welfare, anche attraverso i continui tagli agli enti locali, hanno prodotto una miscela che, minando le basi di unità e coesione sociale, rischia di mettere a repentaglio le radici e le conquiste della nostra democrazia repubblicana.
Oggi é chiaro come il leghismo e il berlusconismo agitino un’idea di libertà egoista e inseguano da tempo il sogno di stravolgere i principi della Costituzione. E’ chiaro come leghismo e berlusconismo abbiano un’idea proprietaria del governo accentuata dalla incapacità a misurarsi con le trasformazione del mondo d’oggi. E’ sempre più chiaro come leghismo e berlusconismo abbiano una idea della politica incapace di parlare di bene comune.
E’ nostra resposabilità, tocca a noi, alle forze che si riconoscono nella Costituzione nata dalla Resistenza e dal sacrificio di migliaia di donne e di uomini per la libertà, fermare questo progressivo degrado politico e istituzionale che rischia di travolgere tutto e tutti. Abbiamo scelto di fare la nostra parte a Varese, a partire da Varese abbiamo scelto di contribuire a cambiare il Paese guardando al futuro e non al passato.
E’ qui che meglio di altrove possiamo misurare la fallimentare prova di governo di Lega e PdL. E’qui che da tempo si avvertono gli scricchiolii della maggioranza e l’esaurirsi di una stagione all’insegna della demagogia e del populismo. E’ qui che, per misurarsi adeguatamente con le sfide che la città ha di fronte, il “nuovo governo cittadino” non dovrà esaurire la sua funzione dentro le mura del Municipio, ma dovrà essere capace di proiettarsi e di colloquiare con la società civile tutta, perché vincere le sfide di oggi e di domani è possibile solo se saremo in grado di contare sul concorso consapevole dei cittadini e sulla partecipazione di tutti i soggetti sociali nel pieno rispetto dell’autonomia e della libertà di tali corpi intermedi. E’ qui che dovremo portare al governo della città le idee innovative e costitutive di un nuovo governo della cosa pubblica.
Le idee e i principi a cui ci ispiriamo nel definire il progetto di città sono le stesse che ci portano a condividere l’impegno nella prossima scadenza referendaria, quando i cittadini saranno chiamati a fare scelte decisive, per l’acqua pubblica contro la privatizzazione, per le energie alternative contro il nucleare, per una giustizia eguale per tutti contro le leggi ad personam.
La nostra coalizione varesina rappresenta l’unica alternativa possibile al governo delle destre.
La nostra proposta non vuole essere un semplice cartello elettorale, ma un progetto aperto a quanti avvertono l’esigenza di costruire una alternativa democratica al leghismo e al berlusconismo anche nella sua variante locale.
Le idee che proponiamo per Varese indicano un percorso che si proietta per il prossimo quinquennio amministrativo e nascono dalla profonda convinzione che solo riscoprendo il valore della comune adesione ai principi costituzionali e attraverso la proposta di nuova socialità, libera, solidale e sussidiaria potremo tutti insieme guardare al futuro con maggiore ottimismo e fiducia.
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