Rewamping societario e strutturale di AVT SpA, cui conferire la proprietà delle reti (anche quelle ora in ASPEM Reti) e la loro gestione e valorizzazione, mantenendo le attività in essere e lasciando alla società una quota preponderante dei “profitti” al fine di attivare nuove attività e compensare i costi per attività socialmente utili, ma non remunerative.
La società potrebbe essere il soggetto che:
a) promuove e gestisce un sistema urbano wireless delle reti telematiche, anche usando paline e pensiline del tpl
b) mette in linea un parco di biciclette, motorini ed auto elettriche per noleggio privati
c) si fa carico della costituzione e manutenzione di una flotta di mezzi comunali elettrici
d) realizza una rete di punti ricarica dei mezzi
(Tutto questo privilegiando i produttori presenti in provincia)
e) mantiene la funicolare per il Sacro Monte in funzione tutto anno (ipotesi costo ca 400k euro), finanziandone il disavanzo con la gestione di un parcheggio a valle, alla partenza.
Questo consentirebbe
1- di escludere la realizzazione di parcheggi a monte (con risparmio ambientale ed aconomico)
2- di vietare la salita ai mezzi privati, salvo quelli dei residenti, lasciando un varco temporale nelle ore serali/notturne
3- di ipotizzare anche delle fasce orarie o delle occasioni di gratuità nell’utilizzo della funicolare (particolari festività, celebrazioni o iniziative) o delle gratuità o riduzioni a favore di fasce di popolazione (anziani, bambini, sconti familiari)
4- di escludere la linea del TPL oggi asservita allo scopo e riutilizzare il kilometraggio per aprire nuove tratte urbane o per ridurre i costi del TPL stesso
In conseguenza occorre procedere alla revoca del C.d.A. di Aspem Reti e procedere allo scioglimento della società, attrribuendo competenze e patrimonio ad una “nuova” AVT, che possa svolgere il ruolo di patrimoniale, come titolare di tutte le reti sotto controllo pubblico, e di società strumentale per tutte le attività di utilizzo, manutenzione e messa a valore delle stesse.
L’attribuzione alla nuova società della quota nella Società per i Mercati (48% di 18'600'000 €) e quindi il ricavato della cessione della stessa, risulta essere un apossibile modalità di “finanziamento” della partecipata per consentirle di affrontare i nuovi compiti.
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