Francia: ok a legge nozze gay,
La ministra Taubira:"Orgogliosi"
Con 249 favorevoli e 97 contrari i deputati hanno dato
il via libera alla norma che ridefinisce il matrimonio come "accordo tra
due persone di sesso diverso o del medesimo sesso"
PARIGI - L'Assembela nazionale
francese ha approvato l'articolo 1 del progetto di legge che legalizza i
matrimoni omosessuali: con una schiacciante maggioranza di 249 sì e 97
no, i deputati hanno dato il via libera alla norma che ridefinisce il
matrimonio come "un accordo tra due persone di sesso diverso o del
medesimo sesso". La votazione è avvenuta termine di un lunghissimo
dibattito e la discussione di centinaia di emendamenti. Ora i deputati
francesi continuano la discussione del progetto di legge, sul quale sono
stati presentati migliaia emendamenti, che si prevede andrà avanti per
due settimane, compresi i weekend.Il disegno di legge promosso dai socialisti del presidente Francosi Hollande è avversato dal centro-destra e dal mondo cattolico che il 13 gennaio hanno portato in piazza a Parigi un milione di persone (350mila secondo la polizia). In risposta, il 27 gennaio, altre centinaia di migliaia di persone hanno manifestato sempre a Parigi a sostegno della legge. Secondo gli ultimi sondaggi una vasta maggioranza dei francesi, il 63%, sostiene i matrimoni gay, mentre più basso, il 49%, è il sostegno alle adozioni.
I partiti centristi e la destra temono in particolare che l'entrata in vigore del provvedimento apra la strada alla procreazione assistita e agli uteri in affitto, pratica che in Francia è illegale a alla quale il governo si è tuttavia detto contrario.
L'approvazione finale della legge, che comprende 14 articoli, è ora data per scontata. "Siamo onorati e fieri di aver superato questa prima tappa, noi affermeremo la libertà per tutti di poter scegliere il proprio partner con cui costruire un avvenire comune, non c'è alcuna ragione che lo stato non garantisca i diritti del matrimonio" anche alle coppie gay, ha detto, dopo la votazione (FOTO), Christiane Taubira, il ministro della Giustizia relatrice del progetto di legge chiamato "matrimonio per tutti".
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