L'intervista di ieri sera a Angela Bruno, l'impiegata insolentita pubblicamente da un vecchio maiale come Berlusconi senza che alcun uomo vicino si peritasse di difenderla è esemplare dello stato reale in cui i 20anni di Beluscon-Leghismo ci hanno condotti.
Dovrebbe suonare la sveglia a tutti coloro che, all'opposizione, si illudono di esser vissuti, in fondo, in un paese normale.
A coloro che hanno costretto l'Europa a intervenire per rimuovere una mina vagante.
E che non ci hanno trovati pronti, costringendoli a commissariarci con un impiegato di banca.
Un po' come se il CLN avesse detto agli Alleati nel '45, "Tenetevi Badoglio, chè noi non ce la sentiamo; dobbiamo ancora decidere dove piazzare Rutelli"
Non è il momento di tentennementi, pavidità e fini tessitori di alleanze (che, peraltro, han sempre dimostrato di non azzeccarci un acca).
Che il pericolo sia ancora presente, lo deduciamo dalle parole della sig.ra Angela circa a metà intervista quando chiede a tutte quelle facce sghignazzanti delle prime file: "Avreste riso, se al mio posto ci fosse stata vostra moglie o vostra figlia?".
Dispiace dover dare un altro dispiacere alla signora; ma la risposta che l'elettore medio del centrodestra darebbe è "Sì". E, nel dirlo, le riderebbero di nuovo in faccia.
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