Reintrodurre la legge contro le dimissioni in bianco. Un ordine del giorno di SEL in tutte le istituzioni
L’annunciata riforma del mercato del lavoro che il Governo Monti e la ministra Elsa Fornero stanno predisponendo, non potrà fare a meno di considerare la legge contro le dimissioni in bianco.
Dopo il decreto dell’ex ministro Sacconi che cancellò con un colpo di spugna la norma (uno dei primissimi provvedimenti dell’ultimo Governo Berlusconi), abbiamo assistito a un’ampia protesta bipartisan che ha coinvolto in primo luogo le donne.
Le principali vittime della pratica delle dimissioni in bianco sono infatti le lavoratrici, costrette a firmare una lettera di licenziamento senza data, usata come una vera e propria spada di Damocle in caso di maternità, infortunio o lunga malattia.
Chiediamo a tutte le istituzioni di prendere posizione in questa battaglia di civiltà, perciò possiamo presentare un ordine del giorno in tutti i consigli dove siamo presenti, per sollecitare il ripristino di questa legge.
Una semplice norma di appena due articoli, proposta da noi e approvata nel 2007 da entrambi gli schieramenti, che obbligava a usare moduli numerati progressivamente per i licenziamenti, in modo da impedire la compilazione prima dell’effettivo utilizzo.
In queste ore si stanno moltiplicando le voci in favore della reintroduzione della norma, da destra come da sinistra. Riteniamo importante che anche consigli di circoscrizione, consigli comunali, consigli provinciali e consigli regionali contribuiscano a questa pressione.
Monica Cerutti
Nessun commento:
Posta un commento