martedì 6 dicembre 2011

Nichi Vendola - manovra inaccettabile


Alla fine della giostra pagano sempre gli stessi.
Per quanto uno possa imbellettare questa manovra, essa colpisce duramente i ceti medio-bassi e i pensionati.

Questo è inaccettabile per me.

Da questa manovra si coglie che aumenta l’Iva in maniera pesantissima, aumenta l’Irpef, aumentano le accise. Si colpisce in una maniera un pochino bonaria gli scudati con una tassa dell’1,5%, mentre sui pensionati dai 950 euro in su di pensione praticamente la gran parte dei pensionati, si blocca l’indicizzazione delle pensioni. Ma l’indicizzazione non significava mettere le pensioni al livello del caro vita, ma metterle al livello dell’inflazione programmata, che è la metà del reale caro vita.


Dal punto di vista sociale, politico e culturale, l’idea che si possa fare sulla struttura della ricchezza qualche gentile limatura ma nessun intervento strutturale, e che invece gli interventi strutturali siano normali soprattutto sui ceti medi e poi sul mondo dei pensionati, a me pare scandaloso.


Ancora oggi non comprendo perché - nonostante le perplessità che ormai non circolano più solo negli ambienti alternativi, ma cominciano a circolare anche in un certo establishment - nel delineare manovre correttive non si possa mettere in discussione la schifezza di una spesa militare assolutamente irrazionale.


Voglio capire se un F35, uno dei tanti che dobbiamo comprare, vale più della salute di un malato di Sla e di un malato di Alzheimer, della possibilità di curarlo. E rispetto al fatto che noi abbiamo avuto i fondi per la non autosufficienza dal precedente governo completamente disintegrati vorrei sapere se qualcuno si occupa delle persone disabili in questo Paese. Se dobbiamo tornare alle vecchie forme di pietismo, o se siamo ancora uno Stato di diritto.

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