Cari compagni e care compagne,
Sinistra Ecologia Libertà è nata da poco più di un anno e ha già dovuto affrontare alcuni passaggi molto importanti.
Nel marzo del 2009 cinque forze politiche, Movimento per la Sinistra, Unire la Sinistra, Sinistra Democratica, Federazione dei Verdi e Partito Socialista, davano vita a quel progetto che si sarebbe presentato alle elezioni europee con il nome di Sinistra e Libertà.
Il progetto di Sinistra e Libertà aveva come fine quello di costruire un soggetto politico nuovo, capace di affrontare le sfide politiche del nuovo secolo e capace di rappresentare tutta la cultura della sinistra italiana riunificandola in un’unica grande forza politica.
Le elezioni europee sono stato una banco di prova positivo per la nostra intuizione infatti una formazione nata da qualche mese è riuscita a raccogliere circa il 3,2% dei consensi con quasi un milione di preferenze a livello nazionale.
A livello provinciale abbiamo ottenuto 7500 preferenze di lista pari all’1,63%.
E’ da rimarcare l’ottimo risultato ottenuto da Rocco Cordì che è stato il più votato in provincia di Varese con 866 preferenze.
Passate le elezioni europee purtroppo il progetto di Sinistra e Libertà ha avuto un momento di stasi dovuto al fatto che alcune componenti erano restie a perdere la visibilità in nome dell’unità.
Prima il congresso dei Verdi e poi le scelte del Partito Socialista sembravo aver chiuso la storia di Sinistra e Libertà.
Pur con tutte queste difficoltà il 19/20 dicembre 2009 abbiamo tenuto la nostra assemblea costituente dove sono state prese importanti decisioni:
- E’ stato nominato un portavoce autorevole, stimato e comunicativo come Nichi Vendola;
- E’ stato presentato il nostro simbolo e scelta la denominazione di Sinistra Ecologia Libertà;
- E’ stato stabilito di convocare la prima assemblea costituente entro il 2010 e la data dovrebbe essere fissata per ottobre;
- Si è dato avvio al tesseramento nazionale.
Le elezioni regionali sono state così il nostro primo vero banco di prova. In provincia di Varese siamo stati capaci, in poco più di tre settimane, di raccogliere 2000 firme per sottoscrivere la lista provinciale.
E’ stato un grande sforzo per la nostra organizzazione provinciale e di questo risultato dobbiamo essere tutti fieri poiché è stato un risultato collettivo.
Alle regionali abbiamo ottenuto così 5.137 preferenze di lista. I candidati e le candidate hanno dato un forte contributo e a loro deve andare il nostro ringraziamento perché hanno concorso a far conoscere Sel in provincia.
Ringrazio così Mario Agostinelli, Pino Scrivo, Cinzia Colombo, Luca Saibene, Sergio Barletta e Giulia Dragonetti.
Il nostro risultato a livello provinciale è stato determinante nel contribuire a far eleggere una nostra consigliera in regione, Chiara Cremonesi.
Tale obiettivo è reso ancora più rilevante dal fatto che la consigliera di Sel risulta essere l’unico rappresentante della Sinistra in Regione Lombardia oltre dalla considerazione che dopo due prove elettorali andate a vuoto, nazionale ed europea, riusciamo ad eleggere un nostro rappresentante.
Ora sul piano locale ci aspettano due compiti, due sfide non meno fondamentali e non meno impegnative di quelle affrontate fino ad ora.
La prima sfida è quella di dare una forma organizzativa a Sel.
Sul territorio provinciale sono nati da tempo dei circoli e ringrazio i compagni e le compagne che contribuiscono con la loro passione a rappresentare Sel a Varese, Gallarate, Busto Arsizio, Saronno, Tradate, Luino, la Valceresio, Solbiate Arno e Daverio.
Bisogna iniziare la campagna di adesione a Sel nelle forme che riterremo più opportune ritenendo troppo limitativo ed estraneo ad una forza che vuole rapportarsi con tutta la società civile il solo metodo delle iscrizioni on-line.
Dobbiamo anche iniziare la discussione della forma partito che Sel vuole assumere. Se da una parte riteniamo sorpassati i partiti novecenteschi dall’altra dobbiamo ancora individuare il profilo di un partito del nuovo millennio che vuole avere l’ambizione di rappresentare tutta la Sinistra italiana.
Ritengo che l’apertura alle associazioni, ai movimenti, ma anche semplicemente alla società attraverso l’individuazione di luoghi appropriati sia fondamentale per rappresentare politicamente una buona parte della collettività.
Questa assemblea stasera avrà il compito di eleggere il comitato provinciale di Sel secondo le regole dello statuto e quindi tenendo conto della rappresentanza territoriale e della rappresentanza di genere e i/le sedici delegati/e all’assemblea regionale del 19 giugno.
Il comitato provinciale di Sel nominerà il comitato esecutivo e il portavoce provinciale.
La proposta proveniente dai compagni e dalle compagne che faccio mia è quella di nominare due portavoce un uomo e una donna.
La seconda sfida quella forse più difficile è quella di costruire sul territorio l’alternativa.
Pur leggendo in chiave positiva i risultati elettorali rimane la considerazione che tutto il centro-sinistra e in particolare la Sinistra soffre nel nord del paese e nella zona pedemontana.
Per troppo tempo abbiamo aspettato che la soluzione alla lega, al leghismo e al berlusconismo arrivasse da un’entità esterna alla nostra realtà.
La risposte al nord, alla questione settentrionale, deve essere elaborata qui, nella stessa terra in cui è nata la Lega e Forza Italia da Arcore.
Una elaborazione politica che deve tener conto della grave crisi economica e industriale in cui ormai ci muoviamo.
Impiegati ed operai rischiano il posto di lavoro mentre i giovani non riescono nemmeno a trovare la prima occupazione o quando la trovano molte volte è precaria perdendo la speranza nel futuro.
Questa è la sfida per l’alternativa creare il progetto di una grande forza di Sinistra e con esso il progetto di futuro.
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