La situazione riguardante la nostra città, in tema di inquinamento da pm10, in questi giorni resta critica, anche se le condizioni meteorologiche hanno favorito l'allontanarsi delle polveri e l'abbassamento dei valori (comunque sopra i limiti previsti) a 58/53 μm/m3.
Il “grande summit” convocato negli scorsi giorni dall’assessore all’ambiente Clerici, non è stato in grado di definire né gli interventi d'emergenza né (tantomeno) quelli strutturali necessari ed essenziali ad evitare il ripetersi dell'emergenza stessa. (scarica il documento)
Il “grande summit” convocato negli scorsi giorni dall’assessore all’ambiente Clerici, non è stato in grado di definire né gli interventi d'emergenza né (tantomeno) quelli strutturali necessari ed essenziali ad evitare il ripetersi dell'emergenza stessa. (scarica il documento)
Ciò che maggiormente ci colpisce è l’assenza di una sensibilità diffusa, nelle istituzioni, nei confronti di una problematica che interessa fortemente la nostra zona: solamente tre sindaci su quaranta si sono presentati al tavolo convocato dall’assessore. Tavolo per altro indetto molte settimane dopo la chiara situazione d’emergenza!(di cui si veda la tabella sotto riportata presa dal sito di A.R.P.A. Lombardia).
Tutto questo accade mentre l'Agenzia Europea per l'ambiente di Copenaghen - "Air quality in Europe 2011"- afferma che in Italia ogni anno muoiono 50.000 persone a causa dell'inquinamento da polveri sottili e la speranza di vita si abbassa nella pianura padana da nove mesi fino a tre anni nelle zone più esposte. Risulta grave che un problema così importante non faccia breccia nell'opinione pubblica e nelle istituzioni, calcolando anche l’incidenza che esercita sui costi sanitari.
Tutto questo accade mentre l'Agenzia Europea per l'ambiente di Copenaghen - "Air quality in Europe 2011"- afferma che in Italia ogni anno muoiono 50.000 persone a causa dell'inquinamento da polveri sottili e la speranza di vita si abbassa nella pianura padana da nove mesi fino a tre anni nelle zone più esposte. Risulta grave che un problema così importante non faccia breccia nell'opinione pubblica e nelle istituzioni, calcolando anche l’incidenza che esercita sui costi sanitari.
Per questi motivi noi di Sinistra Ecologia e Libertà Varese chiediamo che, oltre ai già più volte citati interventi di emergenza come i blocchi del traffico sabato e domenica (a Milano anche Venerdì e Sabato), i controlli dei veicoli inquinanti (soprattutto camion) e la pulizia straordinaria delle strade (vedi Milano), vengano adottati interventi strutturali, volti ad evitare veramente il verificarsi dello stato di emergenza, quali:
-Imporre con ordinanza, e verificarne poi il rispetto attraverso periodici controlli, l’ abbassamento dei riscaldamenti a 19-20° nei condomini e sopratutto negli uffici/esercizi commerciali.
-Potenziare le corse dei bus dai parcheggi esterni della città, ove presenti, in modo da non congestionare il centro città anche in previsione del blocco del traffico e specialmente nel periodo natalizio. Implementare l'offerta del trasporto pubblico (possibile che da Varese non ci sia un collegamento diretto con Malpensa?!)
- Incentivare la mobilità dolce, attraverso un piano della viabilità che equipari veicoli a motore e non, anche attraverso iniziative di indubbia valenza pedagogico ambientale quale il pedibus, che andrebbe diffuso a tutte le realtà scolastiche della città.
Tutto ciò non fa che riaffermare con forza l’esigenza di un tavolo a cui partecipino tutti i sindaci della provincia, per realizzare un’azione sinergica che possa portare a risultati concreti e di lungo termine.
Un’azione abbia la consapevolezza del determinante fattore di educazione ambientale che richiede una simile manovra. E’ solo puntando ad una crescente consapevolezza delle istiutizioni in primis e delle cittadinanze a seguire, che si sceglie una strategia lungimirante ed efficace.
E allora sarà necessario investire sulla creazione di una cultura dei beni comuni, fra cui l’aria, partendo da quelle generazioni che altrimenti rischiano di vivere l’inquinamento da PM10 come una triste quotidianità e non come una brutta emergenza (non che oggi ci si trovi in una situazione poi tanto migliore..).
E allora per il 2012 ripartiamo da qui, da Via Copelli sede degli uffici dell’assessore all’Ambiente Clerici ma anche, ironia del destino, della centralina di rilevazione di Arpa Lombardia che ci evidenza come il 2011 sia stato un pessimo anno per quanto riguarda le concentrazione da PM10.
Ripartiamo da qui, chiedendo un regalo di Natale all’assessore: un impegno concreto per l’anno che verrà a riconvocare un tavolo di confronto con le altre municipalità e una discussione seria sul tema sia in giunta che in consiglio. Ed è un appello rivolto a tutte le forze politiche di maggioranza, ci riferiamo qui alla Lega, che non utilizzino il tema dell’aria e dell’ambiente come un tavolo su cui giocare il braccio di ferro interno alla maggioranza per assestare i rapporti di forza, danneggiando la città e la salute dei suoi cittadini.
Quando parliamo di ambiente facciamo vedere consapevoli del fatto che un argomento come questo non deve avere confini politici, come il vento di cui è fatta l’aria, che dei nostri confini geografici non se ne cura.
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