martedì 13 dicembre 2011

I frutti avvelenati

Pochi giorni fa il pogrom al campo Rom di Torino, oggi la caccia al nero e la strage per le vie e le piazze di Firenze. E’ più che un campanello di allarme.
Anni di odio verso il diverso, il gay, il rom, il nero. Anni di predicazione contro integrazione e una società multiculturale danno ora i loro frutti avvelenati.
Una luce sinistra illumina il buio della crisi e lo smarrimento dei valori civili della nostra società.
Serve, subito una reazione limpida, forte, determinata: sia nella repressione di qualunque fenomeno odioso di discriminazione, violento o meno che sia. Sia nella bonifica culturale e sociale di quei territori attraversati dalle subculture che fanno della discriminazione e della sopraffazione sui deboli e sui diversi il loro punto fondante.
La xenofobia, l’antisemitismo, il razzismo sia quello più becero che quello benpensante non sono figlie della follia individuale ma la semina malvagia di cattiva politica e disvalori.

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