lunedì 10 gennaio 2011

Cordì risponde a Molinari

Da "La Provincia di Varese" del 9-01-2010
Rocco Cordì risponde a Molinari

Il Pd, altro che allargarsi. Secondo i suoi più stretti alleati rischia di rimanere da solo. Un avvertimento molto serio che, dopo le ultime dichiarazioni del segretario cittadino del partito Roberto Molinari, arriva da Sinistra ecologia e libertà. Ed in particolare dal candidato sindaco alle primarie del Sel Rocco Cordì. "Mi chiedo se Molinari voglia ballare da solo",spiega Cordì, "perché da come si sta comportando non sembra proprio, al contrario di quello che dichiara, che stia pensando ad allargare la coalizione. Sembra che non ci sia nessuna coalizione, visto che fa tutto da solo. Perdipiù, si muove come se non ci fosse un'idea chiara di quello che il partito di maggioranza relativa del centrosinistra debba fare".
Una critica programmatica. «Visto che dice che prima bisogna pensare al programma e poi alle primarie" attacca Cordì "gli rispondo da subito che è un atteggiamento assurdo, perché sono le primarie che servono a confrontare diversi punti di vista e quindi ad arrivare ad un programma condiviso attorno ad una unica persona. Il problema è che sembra di muoversi come nel 2006, quando alla fine loro fecero il bello ed il cattivo tempo e noi ci accodammo, come gli altri partiti minori, per senso di responsabilità. Questa volta non sarà così. Se il Pd non inizia a discutere con noi ed a raggiungere strategie condivise, mi chiedo se rimarrà dentro la coalizione di centrosinistra o se ne chiamerà invece fuori". In poche parole, Cordì rivolta la frittata e pone al Pd la domanda che di solito sono loro a porre: se una forza ha intenzione di rimanere dentro la coalizione. "Noi non abbiamo pregiudizi verso il dialogo con determinate forze politiche. Ma sarebbe dovuto avvenire alla luce del sole. Ancora oggi, non sappiamo chi siano le forze moderate alle quali Molinari si è rivolto. Ed in ogni caso non mi sembra che l'Udc ed il Fli pendano dalle labbra di Molinari. Attaccare invece la Federazione di sinistra, tra i quali sinceramente non vedo supporter di Battisti, il quale è un assassino condannato punto, mentre sulla questione dell'Afghanistan, che comunque non è una questione locale, hanno invece le stesse nostre posizioni, mi sembra assurdo. Un atteggiamento di estremismo politico che Molinari rimprovera ad altri. Forse per nascondere le difficoltà del suo partito. Il quale, vista l'impreparazione di questi tempi, deve solo sperare che si voti a fine maggio".

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