lunedì 22 marzo 2010

I milioni del Cavaliere e la folgorazione di Bossi

Il Cavaliere non si smentisce mai. Dopo un’ora di attacchi a magistrati e comunisti accompagnati da sperticati auto elogi, ha concluso la sua marcetta su Roma con la surreale affermazione «Sconfiggeremo anche il cancro». Stia tranquillo Cavaliere. Nessuna persona dotata di un minimo buon senso (e da un ricordo, anche vago, dell’importanza della separazione dei ruoli) potrebbe mai pretendere tanto! Anche se a Lei non dispiace il ruolo di novello messia i comuni mortali non si aspettano miracoli, ma politiche concrete su materie che, peraltro, sono di diretta competenza del governo come, ad esempio, la crisi economica, l’iniquità fiscale, l’impoverimento delle famiglie e della qualità dei servizi, l’estendersi degli abusi e della corruzione, etc.etc.. Berlusconi, lo sappiamo, da questo orecchio non ci sente.

Al Cavaliere piace di più rivolgersi alla piazza adorante ponendo domande già comprensive di risposte sicure, tipo: Volete il ritorno di una sinistra che aumenterà le tasse ? Di una sinistra che tasserà anche le case più piccole? Che imporrebbe uno stato di polizia tributaria? Che vi spierebbe anche in casa con le intercettazioni?». E alla fine di ogni domanda, cose volete che faccia la folla ? Scandisce in coro l’unica risposta possibile: NO, NO e NO. Peccato che al governo ci siano loro e a nessuno, salvo che agli evasori prontamente condonati, risulta che le tasse siano diminuite. Questo però è un dettaglio dei soliti pignoli, plagiati dai comunisti.

A proposito di comunisti. Bisogna riconoscerlo sono davvero diabolici e si annidano ovunque. Come se non bastassero magistrati e giornalisti adesso si è certi che sono penetrati anche nelle questure.

Il compito di aprire questo nuovo fronte è stato assegnato ad un fedelissimo del Capo. Stavolta è toccato a Cicchitto. L’intraprendente coordinatore si è scagliato contro la Questura di Roma “colpevole” di aver calcolato i manifestanti in soli 150mila. Ma come, ha pensato il fedele, noi annunciamo un milione di persone (l’altro Milione si aggira ancora da qualche parte per presentare la lista romana del Pdl) e loro ci smentiscono così?

Dando questi numeri - sostiene Cicchitto - la questura ha perso di credibilità .

Poi conclude con un avvertimento “ricaviamo l’impressione, non solo da ciò che è avvenuto ieri, che alla Questura di Roma c'è qualcosa che non funziona.

Pronta la replica dei sindacati di polizia che, oltre a difendere i loro colleghi e le metodologie impiegate per le rilevazioni, aggiungono i dati sui manifestanti di Piazza S.Giovanni rappresentano la realtà dei fatti, sicuramente erano qualcosa in meno e non in più!

Siamo certi che il Ministro Maroni fornirà a breve tutti i chiarimenti del caso.

Per intanto possiamo consolarci con le parole pronunciate da Bossi sul palco romano. "Ho capito che Berlusconi era uno del popolo, uno di noi, quando a Bruxelles gli volevano far firmare un provvedimento sulla famiglia trasversale. Lui disse 'spiegatemi cos'è questa famiglia trasversale'. Da allora ho capito che era uno del popolo e diventammo amici". Che Berlusconi, non da solo, fosse esperto in famiglie trasversali e multiple lo sapevamo da tempo, ma che il nostro mitico Umberto fosse stato folgorato da simile rivelazione ci lascia esterrefatti. Finalmente abbiamo capito perché dopo aver condotto per mesi – correva l’anno 1999 - una campagna durissima contro “il mafioso di Arcore” (qualcuno ricorda le 12 domanda poste allora dalla Padania, altro che le 10 di Repubblica!) la Lega sottoscrisse con il Cavaliere il patto di ferro che dura tuttora e senza nulla in cambio.

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